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Sabato, 09 Marzo 2024

SID-FIN QUI TUTTO BENE

  • Con Alberto Boubakar Malanchino

    Musica live e sound design Ivan Bert e Max Magaldi

    Regia e Drammaturgia Girolamo Lucania

    Concept scenograficoIvan Bert

    Direzione Tecnica Alessandro Vendrame

    Videoproiezioni Niccolò Borgia

    Da un’idea di Ivan Bert e Girolamo Lucania

    Produzione CUBO TEATRO

Sid. Italiano. Origini algerine. Quindici anni. Forse sedici, forse diciassette. 

Veste sempre di bianco, perché il bianco è il colore del lutto per i musulmani. Vive come uno dei tanti ragazzi di una delle tante periferie dell’Occidente. Vive nel mondo drogato  della società dello spettacolo. Per uscire dalla disperazione e dalla noia di nascosto legge, ascolta  musica, vede film. Recita. Recita sempre. Fino a dimenticare di essere Sid. Colleziona sacchetti di plastica, di carta, di tessuto, di materiale biodegradabile. Tutti, rigorosamente, firmati. Bello, intelligentissimo, raffinato lettore, perfettamente padrone delle più sottili  sfumature della lingua. 

Ha ucciso. Probabilmente per noia. Sicuramente per uno scopo più alto. Uccide soffocando le sue vittime nei  sacchetti di plastica alla moda. La sua storia, è un film “senza montaggio”, un torrenziale monologo che è un concerto Hip Hop suonato dal vivo: scorrono schegge di vita, di bullismo, di consumo, di ragazzi annoiati, dei “fuck you”, di canne, droga, desolazione, di vagabondaggi nei “templi del  consumo”.

SPETTACOLO VINCITORE DEL PREMIO IN-BOX 2023

 

La prenotazione è obbligatoria e può essere effettuata:

telefonicamente allo 0543.722456 | cell. 3758349548 |  scrivendo a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

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 Cordelia - Teatro e Critica

Cambi di tono e di registro, bruschi passaggi verso il rap o una certa scansione recitativa che rimanda a una modalità simile a quella utilizzata dai Massimo Volume. Malanchino, – tra i pochissimi attori professionisti afrodiscendenti che ci è capitato di incontrare nella scena teatrale – è una forza sorprendente. Lo spettacolo scritto e diretto da Girolamo Lucania ha l’impatto del concerto rock. La storia procede per salti, tra le parole appare un omicidio, perché qui nessuno è innocente. Malanchino vomita fiumi di parole, l’immaginario è quello di un fumetto underground con un giovane antieroe: «Spesso sto chiuso in camera. Leggo. Leggo sempre. Di giorno, di notte. Guardo film. Se hai un cervello come il mio, non puoi che fare così. […] Vestito di bianco Adidas, Lacoste, Fila, etc. Per il resto, si fanno cazzate. Trovi sempre qualcuno con cui fare cazzate. In generale, ci si annoia da morire.»

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Torino Fringe Festival

Liberamente tratto dal romanzo di finzione di Paul Smaïl, Alí il Magnifico, SID ha conquistato il pubblico del Fringe con la sua incredibile energia: “pungi come un’ape, vola come una farfalla”, per usare le parole “dell’altro” Magnifico Alì. E SID ha fatto proprio questo, accompagnandoci, tra un pugno e una carezza, alla scoperta della fragilità e delle contraddizioni di un quartiere multietnico della periferia torinese.

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Milano Teatri

La collaborazione tra l’autore Girolamo Lucania e l’attore Malanchino è semplicemente perfetta. Il primo crea un personaggio incantatore, il secondo gli dà vita sul palco come meglio non si potrebbe. Ogni suo racconto incanta il pubblico, Sid potrebbe raccontare qualsiasi cosa, prende per mano l’ascoltatore e lo porta dove vuole senza incontrare la minima diffidenza. Ed è proprio così che riesce a diventare persino uno spietato assassino seguito sui social network. Ammazza esseri umani e ammazza il tempo.

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Rumor(s)cena

La colonna sonora, la parola e l’espressività mimico-coreutica dello scatenato Alberto Boubakar Malanchino fanno un tutt’uno, innestandosi, sostenendosi e alimentandosi a vicenda, per un’ora e dieci di spettacolo senza un istante di tregua: così come la spericolata vita di Sid, ladro, assassino, simbolo estremo di una generazione che non riesce a trovare un’identità.

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SpettacoliNews

Il ritmo impresso in scena da Alberto varia, pur senza un attimo di sosta o di esitazione, sotto la spinta delle parole e degli stati d’animo del suo personaggio. Ed è un continuo dialogo fatto di suoni con i musicisti, Ivan Bert, Max Magaldi. Non è una autostrada, potremmo dire: è una strada tortuosa, con continue ardue salite e impegnative discese. E Alberto è davvero fantastico nel percorrere questo testo. Entra nel personaggio, cattura lo spettatore, lasciandogli il compito di abbandonarsi alle parole. E alla fine applaudirlo. Una ottima prova d’attore, ma anche uno stimolo ad abbandonare stereotipi e giudizi-pre.

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NuoveRadici.World

[...]il monologo di Sid – Fin qui tutto bene interpretato da Alberto Boubakar Malanchino, per raccontare le periferie e forzare il muro dei soliti stereotipi con una prosa graffiante e una performance prodotta da Cubo Teatro e E20inscena. Sid è un colto serial killer delle periferie che soffoca le persone con sacchetti di diversi brand di lusso e ascolta Mozart. La sua è una storia di esclusione, di una periferia urbana dove essere stranieri e poveri spesso coincide, ma è anche un’invettiva contro una società forgiata dalle diseguaglianze.

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TeatroTeatro

Per raccontare la sua parabola umana nulla gli serve, se non un leggio, un piazzato ad illuminarlo dall’alto, una colonna sonora dai ritmi pulsanti, e soprattutto la forza di quelle parole che ne definiscono il carattere e tracciano le coordinate di un’esistenza oggi presentata in forma di studio, ma domani prodotto compiuto di sicura presa sul pubblico.

Sid è creatura bifronte alla disperata ricerca di nuove strade da percorrere in un futuro tutto da scrivere.

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Il Foglio

Il discorso teatrale interpretato da Alberto Boubakar Malanchino è il grido di una generazione. Si tratta di un testo che lascia con il fiato corto e non solo per il ritmo sincopato della prosa.
La sua ribellione è anche nella cultura, nei libri di Rimbaud nella musica di Mozart.

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dailybest

Cubo Teatro, per una co-produzione E20INSCENA, mette insomma in scena un personaggio complesso e pieno di contraddizioni, con dentro un buio e un vuoto che attanaglia le viscere. È il futuro. Un futuro senza identità. Un presente senza futuro. Sid cerca l’identità, il suo palcoscenico è il mondo, la sua Croisette i Social, la vita il suofilm. Il suo pubblico il mondo. Gli outfit bianchi, come il lutto per la sua vita, scintillante perché griffata.

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DejaVu’

Uno spettacolo a tratti concitato, a tratti dolente. È sotto gli occhi di tutti come l’apparire, il possedere cose siano diventati gli idoli a cui tutto si sacrifica, eppure cerchiamo d’ignorarlo. Sid, con il suo monologo rappeggiante, ci mostra il vuoto, la noia per tutto ed insieme l’intenso desiderio di una felicità, pienezza di vita che sembrano nascondersi ed allontanarsi sempre. Sid con le sue parole accusa una società che a parole promette inclusione, successo, benessere, amore, ma nei fatti mantiene le distanze, le separazioni e nega un futuro a chi vorrebbe riscattarsi.

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Alter Media

La sua storia è un film “senza montaggio”, un torrenziale monologo che è un concerto Hip Hop suonato dal vivo: scorrono schegge di vita, di bullismo, di consumo, di ragazzi annoiati, dei “fuck you”, di canne, droga, desolazione, di vagabondaggi nei “templi del consumo”.

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ORARI

SABATO20:30

PREZZI

Intero € 16

Ridotto (under 25, over 65, cral e convenzioni) € 12

Ridottissimo (studenti scuole superiori) € 10

Gruppi (almeno 15 persone) € 8

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