Lettura scenica
Lo scandalo di Suor Maria Virginia, ovvero la Monaca di Monza, ha alimentato l’immaginario collettivo: accusata di aver partecipato insieme al conte Gian Paolo Osio - suo amante e padre dei loro figli - all’orribile omicidio della conversa Caterina Cassina da Meda, si difenderà dicendo di essere stata chiusa in monastero contro la sua volontà, e nel 1610, come punizione, sarà murata viva con solo un foro nella parete per ricevere aria e cibo. A liberarla, dopo tredici anni è il cardinale Federico Borromeo, colpito a tal punto da lasciarne una testimonianza scritta alla quale si ispirerà Alessandro Manzoni ne I Promessi Sposi. Il processo ad una femminilità amputata, la storia di una prigionia durata tutta la vita: dal carcere familiare al carcere monastico, per concludersi col carcere penale. La Signora di Monza è divenuta non solo emblema della condizione femminile nella prima età moderna, ma anche un' inquietante rappresentazione della mostruosità prodotta dal potere e dalla repressione. Giovanni Testori nel 1967, dopo la pubblicazione degli atti del processo, ne riscrisse la storia, facendola diventare una delle più controverse icone femminili del suo teatro e forse voce del suo travagliato rapporto con la religione, il desiderio e l’omosessualità.
Spettacolo realizzato nell’ambito del progetto “Giovanni Testori – Le stagioni d’oro di un milanese a Forlì”, curato da Casa Testori, con il sostegno del Comune di Forlì, in collaborazione con Elsinor/Teatro Giovanni Testori e Associazione Aiuto Adolescenza.
Il progetto fa parte del programma di celebrazione del Centenario di Giovanni Testori 1923-2023.
Ingresso gratuito previa prenotazione
tel. 0543.722456 | cell. 3758349548 | mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
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